TRE SONETTI IN ORDINE SPARSO
HAI PREVISTO, TIRESIA, PRE-SOFFERTO
(Johan Fussli,Tiresia appare ad Odisseo)
to foresee, to foretell, to foresuffer
(T.S. Eliot, The Waste Land)
“Hai previsto, Tiresia, pre-sofferto
ciò che poi hai tu predetto per l’altro
(il noi interrogante, dall’occhio scaltro)
disobbediente a quel fato scoperto ?”
Vòlti al di qua, noi ignoriamo di certo
che ciò che là Tiresia pre-soffre altro
non è che il suo fallibile io; altro
non è tutt’ al più che il nostro sconcerto.
Il cieco Tiresia, vecchia sibilla
che a noi si cela con tratto malcerto,
come foglia secca appesa ad un ramo,
ci soffia all’orecchio (quasi sobilla )
ciò che nessuno di qua sa per certo :
siamo pre-morti, ma non lo sappiamo!
S. D. A . , 11 . 6 . 2007
COS’ALTRO E’ SE NON FINZIONE IL MONDO
(Frottage di Effeffe, da Nazione Indiana)
“Cos’altro è se non finzione il mondo
che viviamo…inganno a tutto tondo?”
Il demone di Cartesio l’afferma.
Ne discende lo scettico sofisma:
reale o apparenza, non è scherma
che il pensiero muove, o che conferma
l’immutabile fluire nel clisma
del cogito, lavanda d’ogni derma.
Che esso poi non sia un cataclisma,
il tertium non datur dell’ increato,
lo dicono i sofisti d’ogni risma.
E dunque – soggetto/oggetto, monisma
che n’occulta l’oscur significato –
noi ne siamo il cuore, l’assurdo prisma.
S. D. A. , 1 . 8 . 2007
IL PRIGIONIERO ORMAI E’ A TERRA, MUTO
Il prigioniero ormai è a terra, muto:
la sua gabbia è il suo stesso corpo,
che già gli serra il respiro, perduto
nella sabbia rovente; ma quel corpo
non gl’appartiene, ha già intravisto
non un segno, il sogno che lo libera..
Al canto delle sirene ha già visto
Ulisse che sviene, ma gl’ ingenera
pianto la vista lontana, dolente.
Or’è infelice, talvolta sognando
l’antica città nel sole morente,
sulla riva del fiume, ora cantando..
Un’ombra laggiù ne ascolta il lamento
Ne succhia la terra luce e tormento..
S .D. A. , 14 . 12. 2007
Quest'ultima è quella che preferisco.A presto