L’UNIVERSO E’ UN CANE AFFAMATO

 
di Franco Arminio

franco_arminio  1

 
Ma la vita non ce la dà nessuno,
ci cade tra i piedi e noi la prendiamo
a calci,
non lo troviamo, non lo troviamo mai
il filo che riunisce cielo e terra
visibile e invisibile.
E nemmeno il dio che abbiamo inventato
può aiutarci a morire nella vita
a vivere nella morte.
Siamo soli, ma c’è un attimo
un attimo c’è sempre in cui qualcuno
qualcosa ci raggiunge.
Io vi ringrazio tutti
voi che siete vivi e voi che siete morti,
fatevi abbracciare ancora,
lo farò come so, come posso
Tutto l’universo è un cane affamato,
io sono qui che gli offro le mie ossa.
 

zafferano31gennaioore16be8

 
primo maggio 2010
 

2 pensieri su “

  1. E' solo una coincidenza, nulla di conscio. Franco l'ha scritta il primo maggio, e io l'ho pubblicata . Tutto qui. Comunque questa poesia è un miracolo di equilibrio tra contenuto e forma. Per un attimo i temi cari ad Arminio trovano, con grazia e semplicità, plastica espressione, e la solitudine assoluta dell’io nell’universo dell’essere trova finalmente pace perchè ” qualcuno, qualcosa ci raggiunge”. Proprio in quell’attimo s’accende la luce della vita, della poesia e sì, allora si può levare una parola di ringraziamento al “cane affamato” dell’universo- essere che tutto divora, possiamo offrirgli anche le nostre ossa, quale grazie per quell’attimo irripetibile. Semplicemente splendida.Purtroppo il mondo ha voltato le spalle alla poesia.

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